Il ritorno di Roberto Mancini all’Inter ha risollevato l’umore dei tifosi nerazzurri che ora sognano investimenti importanti anche sul mercato, magari già da gennaio. La situazione finanziaria dell’Inter è tutt’altro che rosea e al mutuo da pagare per rientrare dalla forte situazione debitoria, si è ora aggiunto il costo del cambio di panchina, che graverà sul club di Thohir per circa 35 milioni di euro. Nonostante ciò, l’ambiente crede ancora nella possibilità di centrare la qualificazione in Champions League, soprattutto se dal mercato di riparazione arriverà qualche regalo di livello. La rosa, costruita attorno al 3-5-2 di Mazzarri, si dovrà adattare al nuovo modulo di Mancini, ma qualche ritocco servirà obbligatoriamente.
L’Inter punterà soprattutto sul rinnovato appeal della squadra nerazzurra dopo il ritorno in panchina di un allenatore di caratura internazionale. In queste ore si sono fatti diversi nomi, tra cui anche quello di Mario Balotelli e addirittura del Kun Aguero, pedine che fanno sognare i tifosi, ma che oggettivamente sono fuori della portata dell’Inter sia per costo del cartellino, sia per ingaggio. L’argentino non si muoverà dal Manchester City, ma proprio dal club con il quale ‘Mancio’ ha vinto la Premier League potrebbe arrivare il laterale sinistro Aleksandar Kolarov, ex Lazio.
Con Mancini l’Inter sarà molto più offensiva, visto che si passerà dai due attaccanti di Mazzarri (spesso un solo attaccante supportato da un trequartista), a tre con il modulo 4-3-1-2 o 4-3-3. Erick Thohir stravede per Lamela, ex Roma ora al Tottenham, ma i londinesi chiedono la luna per lasciar partire l’argentino. Più fattibile Alessio Cerci, vero e proprio pupillo di Mancini, che all’Atletico Madrid fatica a trovare spazio tra i titolari. L’ipotesi low cost è rappresentata dal tedesco Lucas Podolski, in rotta con l’Arsenal, ma l’obiettivo più concreto rimane Fabio Borini (Liverpool), che il ds Piero Ausilio ha cercato di portare a Milano già in estate.
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